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Dispersione scolastica a Sassari. Il comune pubblica un report

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GB – Il comune di Sassari ha pubblicato il Primo report sull’attuazione del Protocollo d’intesa interistituzionale stipulato il 17 aprile 2012 fra il Sindaco di Sassari Dott. Gianfranco Ganau e il Magnifico Rettore dell’Università di Sassari Prof. Attilio Mastino sul tema della dispersione scolastica.

Il fenomeno della dispersione scolastica ha registrato in Sardegna dati fortemente negativi rispetto a molte regioni italiane. E’ caratterizzato da vari aspetti che lo identificano e che riguardano il ritardo nel corso degli studi, l’abbandono precoce, le bocciature, le ripetenze, la frequenza irregolare o l’assolvimento esclusivamente burocratico-formale con conseguente livello di formazione, al termine dell’obbligo scolastico, inadeguato per affrontare gli studi secondari. Ciò determina forti implicazioni sul piano culturale, sociale e del mercato del lavoro e nei casi più gravi situazioni di emarginazione sociale con rischio di devianza.

Per tale motivo, il Comune di Sassari, tramite il Settore Politiche Sociali e Pari Opportunità, nell’ambito della programmazione e realizzazione di interventi volti a favorire l’adempimento dell’obbligo scolastico e il successo formativo e a contrastare la prematura uscita dei giovani dal mondo della scuola e della formazione, ha ritenuto necessario avviare una analisi del fenomeno, in collaborazione con l’Università di Sassari,

Tra i dati riportati quello più allarmante si registra all’Alberghiero, con 6 punti percentuali sopra la media ragionale (già preoccupante) e addirittura 13 sopra quella nazionale. Nel dettaglio, il 16,90 per cento dei neo-iscritti abbandona il corso di studi al termine del primo anno, mentre un altro 13 per cento lascia alla fine del secondo.

Ai Geometri, invece, a dare forfait è il 12,10 per cento delle matricole, mentre ai Ragionieri il 18,8 per cento dice addio alla scuola alla fine del biennio d’ingresso. Nel medesimo arco di tempo all’Agrario abbandona il 10,4 dei ragazzi.

All’Istituto tecnico commerciale “Dessì – La Marmora”, con i suoi due indirizzi in Amministrazione, Finanza, Marketing e in Turismo, sparisce dopo i primi due anni un alunno su otto (il 12,7 per cento, per l’esattezza), quando la media a livello nazionale tocca appena l’1,6 per cento.

“È inutile negarlo – ammette Ernesto Lodi, dottore di ricerca in Scienze dell’orientamento, l’esperto che ha collaborato alla revisione critica del report – negli istituti tecnici e professionali la situazione è assai preoccupante. I motivi di tanta dispersione sono molteplici, ma tra questi gioca un ruolo non trascurabile il cosiddetto consiglio orientativo dispensato agli alunni che si apprestano a prendere la licenza media: purtroppo capita spesso che un adolescente che non va bene a scuola o magari non brilla perché è proprio la scuola che non ne coglie le potenzialità, venga indirizzato quasi automaticamente negli istituti tecnici e professionali, perché secondo uno stereotipo duro a morire si ritiene che lì si studi di meno”.

“La verità – continua Lodi – è che la funzione dell’Orientamento generalmente è affidata a persone non adeguatamente formate: non basta il docente motivato, è necessario che questo compito delicatissimo sia svolto da professionisti”.

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