La UIL Scuola di Napoli, ritenendo motivate le rivendicazioni dei tanti precari abilitati scrive e si appella alla sensibilità dei politici di Napoli e della Campania.
Alla C.A. dei parlamentari di Napoli e della Campania
La UIL scuola di Napoli sostiene la decisione del piano di 150.000 immissioni in ruolo, da settembre 2015, con la relativa costituzione di un organico funzionale connesso all’autonomia scolastica (da sempre proposto dalla Uil Scuola) come unica condizione per eliminare il precariato nella scuola.
Tuttavia, per conseguire questo obiettivo, il Governo non può dimenicare che una parte del precariato, reiterato, è rappresentato da personale abilitato, non presente nelle graduatorie permanenti e che ha coperto e copre posti vacanti.
Sono precari che hanno consentito il normale funzionamento delle scuole, hanno svolto e svolgono lo stesso lavoro degli insegnanti di ruolo, valutano allievi, sono stati nominati commissari agli esami di stato e di maturità, in una parola hanno surrogato le inadempienze dello Stato sanzionate anche dalle recenti sentenze europeee. Una legge dello Stato, ha consentito ai precari con almeno 3 anni di insegnamento di abilitarsi, frequentando anche in costanza di servizio di insegnamento i corsi PAS attivati dalle Università.
Ora occorre trovare una soluzione anche per loro, ancora nessun riferimento viene fatto per i tanti docenti regolarmente abilitati tramite PAS e TFA rimasti esclusi dalle GAE benchè in possesso dei medesimi requisiti degli inclusi.
La questione precariato è complessa e va affrontata con particolare attenzione.
La UIL SCUOLA di Napoli chiede ai parlamentari di Napoli di prendere tutte le iniziative possibili per proporre un provvedimento legislativo risolutivo della problematica, consentendo oltre alle GAE, anche mediante accodamento, che tale personale sia inserito nel piano di assunzioni che il Governo si appresta ad approvare.
LUIGI PANACEA
RESPONSABILE UIL SCUOLA DI NAPOLI