Il comune di Roma spende circa 14 milioni di euro l’anno per supplenze scolastiche per le scuole comunali. Lo rende noto Il Tempo.
“Abbiamo un personale docente che arriva alle 6.000 unità nella scuola primaria, e mentre i supplenti, cioè i precari, sono circa 3000 – ha detto il sindaco Marino nel corso del suo intervento all’incontro su Mafia Capitale organizzato dal circolo Pd Trastevere – Il sistema funziona sulla base di un contratto di 27 ore settimanali, ma la cosa più rilevante è che le maestre che hanno un contratto a tempo indeterminato hanno anche una percentuale di assenza che tocca il 30%. Quindi si chiama il supplente, e se questo si ammala a sua volta si chiama il secondo supplente in quello che in gergo di chiama “trenino”, e che costa al Comune in supplenze 14 milioni di euro all’anno.
Dobbiamo aumentare da 27 a 30 le ore settimana e arrivare a scendere dal 32% al 5% delle assenze per malattia, e incrementare i posti fissi perché ciò significa risparmio – ha proseguito Marino – È necessario superare un modello che ha creato una condizione di lavoro falsa, condivisa tra 3-4 soggetti. Il cambiamento è difficile ma necessario, ricordandoci che la priorità è l’educazione dei nostri bambini”.