In Puglia sono 1.251 i docenti che hanno deciso di andare pensione, molti anche prima del previsto, il 26 per cento in più rispetto all’anno scorso.
L’incremento è soprattutto in province come Bari e Foggia: raggiunge a Bari il 42 per cento (si passa dai 327 docenti del 2014 ai 467 del 2015) a Foggia il 43 per cento (da 162 a 233). A seguire ci sono la provincia di Brindisi con il 29 per cento in più di docenti in pensione, Lecce con il 28 per cento in più e Taranto con il 21 per cento. Per un totale di 1251 insegnanti contro i 925 dello scorso anno.
Per quanto riguarda il personale Ata, i collaboratori scolastici e i segretari amministrativi l’incremento è del 18 per cento, con punte del 49 per cento a Lecce, seguita dal 35 per cento di Foggia e dal 17 per cento di Bari. Solo Brindisi e Taranto registrano un calo di poche unità dal 2014 al 2015.
Il rischio, che sta diventando giorno dopo giorno sempre più reale, è che la percentuale di posti vacanti diventi sempre più elevata, tanto da creare problemi nella didattica e nella stessa organizzazione interna delle scuole. Senza personale Ata sarà difficile ad esempio garantire la sorveglianza soprattutto per i plessi divisi in più piani. “In questo clima molto incerto – denuncia Roberto Calienno, segretario regionale Cisl scuola Puglia – chi può fugge a gambe levate. Vorrei segnalare anche l’estrema pericolosità dei meccanismi previsti: con il nuovo disegno di legge – spiega il sindacalista – si modifica statuto dei docenti, precari e di ruolo, violando la Costituzione e azzerando i diritti acquisiti degli insegnanti. Si attivano – prosegue Calienno – delazione e abuso, dando a dirigenti scolastici potere di scelta sugli insegnanti. Si introduce l’albo regionale di docenti precari e di ruolo che ha il significato di una lista di proscrizione. I dirigenti scolastici sceglieranno da lista la “loro” squadra. A mio avviso è una follia”, afferma il segretario regionale Cisl scuola. I sindacati sono quindi sul piede di guerra.
A preoccupare sono anche le previsioni sui posti vacanti non coperti da nomine in ruolo: se al primo settembre dello scorso anno erano 627 per tutti gli ordini di scuole, per questo 2015 saranno 1878, di cui 692 a Bari e nella Bat, 181 nel territorio di Brindisi, 360 a Foggia, 334 a Lecce e 311 a Taranto. Stesso scenario per il personale Ata: nel 2014 mancavano 201 posti, nel 2015 saranno ben 544 e questi non saranno coperti, secondo quanto è previsto, dal piano di stabilizzazioni della Buona scuola di Renzi.